Sono un fisioterapista specializzato nella riabilitazione post-chirurgica (esercito al Polo Confortini a Verona, conosciuto come il Polo Chirurgico più grande d’Europa). La mia formazione universitaria è specifica nell’ambito della riabilitazione ortopedica e della terapia manuale. Ho acquisito le mie competenze mediante studi universitari, l’attuale percorso di studi in Scienze Mediche e dello Sport e l’attività di ricerca e pubblicistica, ma soprattutto attraverso l’attività clinica per oltre 25 anni in diversificati contesti professionali. Sono pertanto autonomo nella presa in carico di pazienti affetti da esiti chirurgici (chirurgia maggiore, chirurgia ortopedica) e sono competente in ambiti super-specialistici come quello della riabilitazione dell’articolazione temporomandibolare e delle funzioni orofacciali (riabilitazione dopo chirurgia maxillo-facciale o TMD in collaborazione con odontoiatra, gnatologo..) e del drenaggio linfatico associato a bendaggio linfatico.
Esercito anche nell’ambito di alcune patologie ed esiti post-chirurgici con la fisioterapia respiratoria. Ho acquisito competenza ed esperienza nel trattamento di alcune condizioni del pavimento pelvico maschile e femminile (kinesiterapia, biofeedback EMG, elettrostimolazione).
La mia carriera era iniziata con il trattamento di pazienti con patologie neurologiche (Stroke, Sclerosi Multipla, Parkinson, Distonie) dell’adulto e anche del bambino. Sono anche stato un ricercatore a contratto per l’Università di Verona e per molti anni ho studiato i processi di recupero funzionale nelle patologie neurologiche. La mia storia in verità è solo frutto di una immutata passione per la mia professione; la mia curiosità mi porta continuamente ad approfondire temi della professione senza mai avere l’idea di avere capito tutto…Purtroppo, ma non lo dico per modestia, ma in quanto è vero, la vera complessità dell’attività clinica e soprattutto nel contesto di una professione così ampia e sottovalutata come quella del fisioterapista, ciò che un professionista può fare è accettare la sfida collegata all’esercizio professionale cercando di fare sempre il proprio meglio. Anche per questo, in un contesto prettamente giuridico, la professione del fisioterapista (così come quella del medico, fatta forse eccezione per il chirurgo plastico) ha un obbligazione “di mezzi” nei confronti dell’assistito.
La fisioterapia respiratoria trova indicazione in diverse patologie (si vedano le raccomandazioni italiane sulla Pneumologia riabilitativa https://www.arirassociazione.org/documenti-ufficiali/).
Personalmente, posso aiutare sulle condizioni che sottolineo.
- Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)
- Asma bronchiale
- Fibrosi Cistica
- Bronchiettasie
- Insufficienza Respiratoria Cronica da qualsiasi causa
- Insufficienza Respiratoria Acuta su Cronica
- Interstiziopatie Polmonari
- Ipertensione Polmonare
- Neoplasie polmonari
- Interventi di chirurgia toracica ed addominale
- Trapianto Polmonare
- Disturbi Respiratori del Sonno
- Pazienti con svezzamento prolungato dalla ventilazione meccanica
- Malattie neuromuscolari
La fisioterapia dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare) e delle funzioni orofacciali è dedicata al miglioramento della funzione e della tolleranza fisiologica del sistema cranio-facciale-mandibolare, considerando le connessioni con i distretti funzionalmente correlati, come per esempio la colonna vertebrale (in particolare il rachide cervicale superiore). L’obiettivo dell’approccio è ridurre il dolore, migliorare la funzione e condurre il paziente a una guarigione “controllata”.
Questo approccio può essere applicato sia in modo preventivo e conservativo per disfunzioni esistenti, sia per processi patologici acquisiti o in esiti chirurgici. Anche i processi patologici che influenzano la cinematica dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) o alcuni disturbi specifici dell’ATM possono essere influenzati positivamente dalla fisioterapia specialistica, sempre all’interno di un approccio integrato interprofessionale (che comprende, a seconda dei casi, odontoiatra, chirurgo maxillo-facciale, gnatologo, ecc.).
L’approccio clinico fisioterapico tiene conto delle esigenze specifiche e delle condizioni cliniche individuali.
Alcuni esempi:
• La fisioterapia può migliorare lo stato dei tessuti molli e/o migliorare la mobilità o la stabilità attiva e la cinematica delle articolazioni che costituiscono il complesso cranio-cervico-facciale-ATM.
• La fisioterapia è inoltre fondamentale per ridurre l’edema, migliorare le cicatrici e facilitare la guarigione spontanea, migliorando così la funzionalità del complesso.
La collaborazione con l’odontoiatra, il chirurgo maxillo-facciale, lo gnatologo e altre specialità, a seconda della patologia primaria, è determinante per una gestione efficace delle condizioni del distretto. L’approccio interdisciplinare è sempre necessario e può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.
Simone Patuzzo è co autore del libro “Funzioni Orofacciali e ATM” edito da Cortina Editore (link)
Il concetto di terapia manipolativa ortopedica (KEOMT) di Kaltenborn-Evjenth è un sistema di trattamento e allenamento basato su una valutazione biomeccanica completa del sistema artro-neuro-muscolare e delle capacità funzionali di un individuo. Questo sistema di diagnosi e gestione del paziente si applica sia ai pazienti con patologie acute, subacute e croniche della colonna vertebrale e delle estremità, sia agli atleti che cercano di migliorare le prestazioni. Offre un approccio affidabile e pratico che si concentra su una salute fisica e una funzione ottimali.
Il metodo KEOMT offre ai pazienti il controllo dei loro sintomi e consente loro di tornare alla vita che amano. Le soluzioni hanno dimostrato di funzionare!
- Supportato da anni di prove e pratica clinica
- Noto per mostrare risultati in appena una singola visita
- Piani di trattamento personalizzati e orientati alla valutazione
- Integra strategie terapeutiche attive e passive per una gestione più efficace
- Trattamento conveniente senza test o procedure costose
- Non invasivo: niente aghi, niente bisturi
- Preventivo: conoscenze e abilità per tutta la vita
Simone ha frequentato il corso originale IPNFA con docente Brigitte Gattlen.
“La Facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva (PNF) è stata sviluppata presso l’Istituto Kabat – Kaiser, in seguito rinominato Centro di Riabilitazione della Fondazione Kaiser, nel corso di un periodo di 5 anni, dal 1946 al 1951, da Herman Kabat, MD, neurofisiologo clinico, e dalla fisioterapista Margaret “Maggie” Knott.
Il signor Henry Kaiser, il cui figlio aveva la sclerosi multipla, fornì il sostegno finanziario per l’Istituto, dapprima a Washington, D.C., e in seguito a Vallejo, in California.
Originariamente la PNF fu sviluppata per pazienti con deficit neurologici, in particolare la poliomielite. Successivamente, il concetto di PNF è stato ampliato in una filosofia e un approccio di trattamento che potevano essere utilizzati sia per deficit muscoloscheletrici che neurologici.” da https://www.ipnfa.org/
Simone Patuzzo ha frequentato il primo corso italiano di Kinesiotaping, collaborando poi con l’associazione italiana di riferimento dell’epoca (Paolo Di Giuseppe) dirigendo e organizzando decine di corsi a livello nazionale come formazione continua in medicina.
“Il Metodo Kinesio Taping® è una tecnica di bendaggio terapeutico che allevia il dolore e facilita il drenaggio linfatico sollevando microscopicamente la pelle. Questo effetto di sollevamento forma convoluzioni nella pelle aumentando lo spazio interstiziale e consentendo una riduzione dell’infiammazione nelle aree interessate. Basandosi su ricerche e anni di uso clinico, il Metodo Kinesio® Taping applica specificamente il nastro Kinesio in base a valutazione e valutazione per dettare un’applicazione specifica. Le applicazioni del nastro Kinesio® Tex possono essere eseguite in centinaia di modi e hanno la capacità di ridurre il dolore e l’infiammazione, promuovere la guarigione post-chirurgica, ottimizzare le prestazioni, prevenire gli infortuni e promuovere una buona circolazione e possono assistere il processo di guarigione naturale del corpo”
https://kinesiotaping.com/about/what-is-the-kinesio-taping-method/
Il Metodo McKenzie® di Diagnosi e Terapia Meccanica (MDT) è un approccio innovativo nel trattamento dei disturbi muscolo-scheletrici. Esso enfatizza l’importanza dell’autotrattamento per i pazienti, consentendo loro di giocare un ruolo attivo nella propria cura.
Questo metodo non si limita solo a diagnosticare e gestire i problemi, ma fornisce anche un protocollo di valutazione e trattamento basato su prove concrete. È efficace per una varietà di condizioni che riguardano la colonna vertebrale e le articolazioni, sia in fase acuta che cronica.
Il Concetto Maitland® combina un processo clinico di esame approfondito, esteso e metodico, trattamento mirato e valutazione dei disturbi neuromuscoloscheletrici legati al movimento con la fisioterapia manipolativa. Consiste in un approccio centrato sulla persona che integra le migliori evidenze della ricerca, tecniche manuali qualificate quando è appropriato e possibile, programmi di esercizio mirati e attentamente dosati ed interventi educativi, per ottimizzare i risultati del paziente.
definizione IMTA https://www.imta.ch/it/course-system/
Il concetto Sahrmann, sviluppato dalla fisioterapista Shirley Sahrmann, si basa sull’idea che molti disturbi muscolo-scheletrici sono causati da movimenti o allineamenti scorretti del corpo, che si ripetono nel tempo. Questo approccio, noto come sindromi di alterazione del sistema di movimento (MSI), identifica e classifica i problemi muscoloscheletrici in base alle alterazioni del sistema di movimento piuttosto che a lesioni o patologie specifiche.
La teoria di Sahrmann suggerisce che l’uso ripetitivo di movimenti o allineamenti corporei non ideali può portare a cambiamenti patoanatomici nei tessuti e nelle strutture articolari, causando dolore e disfunzione. Il trattamento secondo il modello MSI si concentra sulla correzione degli allineamenti e dei pattern di movimento alterati e sulle adattamenti dei tessuti associati a questi allineamenti e movimenti scorretti.
L’approccio MSI è stato applicato a varie regioni del corpo, e la classificazione si basa sull’interpretazione dei dati ottenuti da test standardizzati di allineamenti e movimenti. La validità e l’affidabilità del sistema MSI sono state parzialmente testate, e ci sono stati diversi casi clinici che hanno utilizzato questo concetto nel trattamento.
La Fibrolisi Diacutanea è una tecnica di fisioterapia sviluppata dal fisioterapista svedese Kurt Ekman che collaborò con il dott. Cyriax durante gli anni seguenti la seconda Guerra Mondiale, ed è indicata:
- In caso di aderenze successive a traumi.
- Negli esiti post-chirurgici come la fibrosi cicatriziale che limita il normale movimento.
- Per il dolore (anche di natura infiammatoria): epicondiliti, tendinopatie, periartrite scapolo- omerale, pubalgia, lombalgia, torcicollo, ecc
- Nevralgie conseguenti ad una irritazione dei nervi periferici: neuralgia occipitale, cervico-brachiale e intercostale di Arnold, sciatalgia, ulnalgia, ecc
- Sindromi trofiche degli arti: algoneurodistrofia, sindrome del tunnel carpale, sindromi muscolari varie, sindromi dei compartimenti, ecc
E’un modo di lavorare non sintomatico e si basa su un approccio centripeto, trattando le superfici (sistema di organizzazione mio-aponeurotica) mediante una speciale tecnica a tre fasi:
Mediante un apposito gancio, il fisioterapista effettua una trazione e un allungamento delle fibre connettivali producendo un effetto sulle aderenze, per spianare il tessuto fibroso.
“La Rieducazione Posturale Globale, RPG®, nasce nel 1980 con la pubblicazione del testo fondamentale “Il Campo Chiuso” di Philippe E. Souchard, ideatore della metodica; sono seguite numerose altre pubblicazioni tradotte in italiano, spagnolo e portoghese.
Oggi la tecnica è diffusa ed insegnata in molti paesi del mondo: Francia, Italia, Spagna, Brasile, Canada, Argentina, Portogallo, Belgio, Svizzera e Lussemburgo.
La metodica privilegia un peculiare lavoro di riequilibrio della struttura osteomuscolare attraverso un approccio globale, volto ad inibire le rigidità muscolari che deviano il corpo verso una meccanica patologica.
Gli studi e gli approfondimenti scientifici, che sono alla base di questo approccio, hanno contribuito alla crescita professionale e scientifica della figura del fisioterapista, che oggi, più di ieri, non può prescindere da approfondite nozioni di biomeccanica e neurofisiologia.”
Fonte: Maria Novella Pompa Presidente dell’AIRAR https://www.airar.it/2019/05/17/corso-di-rieducazione-posturale-globale/
La Medicina Ortopedica Cyriax è il fondamento di tutti i sistemi di valutazione e diagnosi artro-muscolo-scheletrica sia in medicina che in fisioterapia.